Tra le personalità che hanno caratterizzato la storiografia della monarchia portoghese vi è quella dell’italiana Maria Pia di Savoia. La Regina Consorte ha saputo conquistare il cuore del popolo portoghese non solo come sovrana ma anche e soprattutto come donna, grazie al suo carattere forte e al suo vivo altruismo, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Mãe dos Pobres (madre dei poveri).
Una regina bambina
Maria Pia nasce a Torino il 16 ottobre 1847. È la secondogenita di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, e dall’arciduchessa austriaca Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena. Viene chiamata Pia in onore di Papa Pio IX, suo padrino di battesimo. Riceve un’educazione simile a quella di altre principesse europee, studiando grammatica, geografia, storia, disegno e musica.
Nel 1862, quando non ha ancora compiuto 15 anni, viene promessa in sposa al re portoghese Luís I, già ventitreenne. Il contratto di matrimonio viene firmato a Torino, all’epoca capitale del Regno d’Italia, il 9 de agosto 1862. Ancora prima di partire per il Portogallo, Maria dà prova del suo buon cuore consegnando al sindaco di Torino 20.000 franchi da distribuire ai poveri, e chiedendo al padre di emanare un’amnistia per tutti i prigionieri politici.
La richiesta della giovane viene accolta e tra i beneficiari del provvedimento c’è il Generale Giuseppe Garibaldi, rinchiuso nella fortezza di Varignano a seguito dei fatti della giornata d’Aspromonte. Le nozze hanno luogo a Lisbona il 6 ottobre 1862 nella Chiesa di São Domingos, a due passi dalla centralissima Piazza D. Pedro IV. Maria Pia, quindi, si ritrova a vestire i panni di Regina del Portogallo in età adolescenziale, e per di più in una terra che non è quella natale. Tuttavia ciò sembra non spaventarla. Da donna forte e coraggiosa quale era, adempie rapidamente al suo dovere dando alla luce nel 18e63 il principe ereditario Carlo I, e assumendo il suo ruolo di regnante con un’inedita compassione che ben presto la farà diventare l’eroina del popolo portoghese.
L’angelo della carità
A testimonianza del suo coraggio e della sua generosità si possono citare numerosi episodi. Nell’inverno del 1876, ad esempio, in seguito alle grandi inondazioni causate dalla pioggia, che lasciarono centinaia di famiglie lisboete in condizioni di disagio, Maria Pia prese l’iniziativa di organizzare e dirigere una commissione per il soccorso agli alluvionati. In quello stesso anno una terribile carestia, conseguenza di un periodo di grande siccità, affliggeva lo Stato brasiliano di Ceará. La regina propose, e ottenne, che una considerevole somma fosse ritirata dal sostanzioso fondo degli alluvionati per soccorrere le vittime di quella calamità. Due azioni che le valsero la medaglia d’onore della francese Société d’Encouragement au Bien nel 1877. Questo mentre la città di Oporto omaggiava la Regina con l’imponente Ponte ferroviario Maria Pia, progettato dall’ingegnere belga Théophile Seyrig, socio del più celebre Gustáve Eiffel.
Un tributo mai dimenticato. Nel marzo 1888, infatti, quando la notizia del terribile incendio che distrusse completamente il teatro Baquet di Porto arrivò a Lisbona, Maria Pia partì immediatamente in treno in una notte di tempesta, vestita a lutto. Arrivata nella città si recò in visita ai parenti delle vittime, percorrendo a piedi i più miseri vicoli di Porto, e distribuendo elemosine a tutti i colpiti dalla tragedia. Instancabile filantropa, fondò numerose istituzioni di solidarietà sociale, come il Centro di Accoglimento Infantile Vítor Manuel nel quartiere di Alcântara (oggi gestito dalla Santa Casa da Misericórdia de Lisboa), per dare sostegno a quelle donne e famiglie che, lavorando, non sapevano a chi lasciare i propri bambini.
L’eterno esilio
Con la proclamazione della Repubblica, il 5 ottobre 1910, Maria Pia è costretta a lasciare il Paese dove aveva vissuto negli ultimi 48 anni e ad andare in esilio. Torna nella sua terra natale in Piemonte dove muore l’anno successivo, nel 1911. Viene sepolta nella Cripta Reale della Basilica di Superga a Torino. Qualche istante prima di morire, esprime il suo ultimo desiderio: di essere sepolta a Lisbona, nella città che ha tanto amato, insieme a suo marito, i suoi figli e il resto della sua famiglia. Desiderio che ancora oggi aspetta di essere esaudito: Maria Pia è l’unico membro della famiglia reale portoghese che dopo l’esilio non riuscirà mai a “tornare a casa”. Nel febbraio 2017 una petizione per la traslazione in Portogallo dei resti della regina è stata depositata in Parlamento.