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QUARTIERI STORIA

Miseria e Nobiltà: storia del Bairro Alto, il più celebre quartiere di Lisbona

È uno dei quartieri più emblematici di Lisbona. Un luogo antico ma vivo, nel quale convivono due personalità: una diurna, popolare e tranquilla, fedele alla tradizione; una notturna, apolide e vivace, proiettata verso il futuro. In oltre 5 secoli di vita, il Bairro Alto è stato sede di nobili, giornali e case chiuseOggi non è solo il pittoresco centro della movida lisboeta, è anche un “laboratorio urbano” in fermento, sul quale artisti, artigiani e piccoli imprenditori continuano a puntare: tra le decine di locali che si susseguono uno dopo l’altro, è possibile incontrare parrucchieri, piccole mercerie, negozi di abbigliamento “alternativo”, atelier e gallerie d’arte, tattoo-shop e finanche un teatro.

Il quartiere alto

Franz Hogenberg & Georg Braun, vista di Lisbona nel XVI secolo

L’inizio dell’urbanizzazione del Bairro si ha tra la fine del 400 e i primi anni del 500. A quell’epoca, Lisbona è la capitale di un impero coloniale che va dall’India al Brasile; nelle sue piazze che profumano di pepe e noce moscata circola un numero considerevole di stranieri. Dove alloggiare le migliaia di marinai, mercanti, dignitari e facoltosi visitatori? Si comincia così a costruire fuori dalle mura della città questo nuovo nucleo urbano che inizialmente prende il nome di Vila Nova de Andrade (dal cognome della famiglia proprietaria dei terreni); in breve, centinaia di nobili, alti funzionari, maestri carpentieri e cartografi riempiono il nuovo quartiere, che occupa una delle colline più elevate della città. È il 1513: da questo momento comincia ad essere chiamato Bairro Alto.

Incisione su rame del 1755 che mostra Lisbona in fiamme e lo tsunami che investe il porto. Fonte: wikipedia.pt

Facciamo un salto in avanti di 2 secoli. Come è noto, la mattina del primo novembre 1755 Lisbona viene colpita da un violento terremoto e quasi rasa al suolo dal conseguente tsunami. Il Marchese di Pombal, Ministro del Regno, non si lascia abbattere dalla disgrazia e inizia immediatamente la ricostruzione della città, seguendo un meticoloso progetto anti-sismico rivoluzionario per quei tempi. È con il piano disegnato dal Marchese che il Bairro guadagna le sue attuali frontiere, composte da 4 “assi” che creando una specie di recinto conferiscono al quartiere una certa privacy. Ciò nonostante, la nobiltà preferisce spostarsi verso la nuova, elegante Baixa e il quartiere comincia ad essere occupato dal ceto medio-basso… E da decine di case chiuse.

Il fascino della decadenza

Rua da Atalaia nel Bairro Alto, circa 1900. Fonte: lisboadeantigamente.blogspot.coml

Nel XIX secolo si spostano nel Bairro le sedi dei principali quotidiani della città, che così hanno il lavoro praticamente “sotto casa”: a qualunque cronista basta fare un giro notturno per i suoi vicoli per vederne di cotte e di crude. Il vecchio quartiere rinascimentale è diventato infatti il centro dell’ambiente bohemienne della città, tra studenti, marinai, prostitute, musicisti e altri artisti squattrinati. È il piccolo mondo del vizio e del piacere: mentre i fadisti dentro le taverne cantano l’amore perduto, le donne accanto a loro sono pronte a consolare i numerosi giovani col cuore spezzato in ascolto. Come è facile immaginare, tra ubriaconi, artisti dissoluti, prostitute e papponi, le risse sono all’ordine del giorno, e spesso ci scappa qualche pugnalata: « Eu venho do Bairro Alto com vinte e cinco facadas » (vengo dal Bairro Alto con venticinque coltellate), dice il ritornello di un celebre motivo ottocentesco.

José Malhoa - "O fado"

Il Fado delle origini era associato alla prostituzione. José Malhoa, “O fado” (1910), Museu do Fado, Lisbona

Incuranti del pericolo, giornalisti, scrittori e altri intellettuali continuano a frequentare il Bairro Alto fino alla seconda metà degli anni 70, attratti dall’ambiente disinvolto e dai bar dove potevano intrattenersi fino all’alba in compagnia di amici e meninas: una maniera per sfuggire alla rigida morale catto-borghese. Andare al Bairro infatti non era considerato elegante. Ciò nonostante, complice il “boom” del Fado (che a quell’epoca è ormai elevato al rango di musica nazionale) il quartiere continua ad essere il preferito della parte di popolazione meno conservatrice.

La rinascita

L’ingresso del Frágil all’inizio degli anni ’80

All’inizio degli anni 80 il quartiere cambia nuovamente faccia: il Bairro Alto post-regime è la colorita espressione di una generazione che comincia a godere in pieno della libertà, e alle Casas de Fado preferisce discoteche e locali alla moda. Il primo di questi è lo storico Frágil (inaugurato nel giugno 1982), un pub dove si tengono anche concerti e piccoli pezzi di teatro, ritrovo di punk, beatnik, attori e stilisti. In breve, le strade del Bairro si riempirono di nuovi bar e discoteche, e dove prima si trovavano bettole e bordelli, spuntano café e ristoranti. Anche le famiglie tornano ad abitare il quartiere, iniziando così quel processo di riqualificazione e restauro in parte ancora in corso.

Il boom

Bairro Alto - movida

Migliaia di persone affollano le stradine del Bairro tutti i fine-settimana

Il boom della movida – che ha definitivamente reso celebre il quartiere – si ha però solo a partire dai primi anni 90, in particolare dopo l’evento Lisboa Capital da Cultura ’94, che conduce migliaia di persone provenienti da tutto il mondo nella capitale portoghese. I prezzi decisamente popolari, la variegata offerta musicale e la sopraggiunta sicurezza hanno reso il Bairro una specie di enorme parco divertimenti. Migliaia di giovani e turisti ogni fine-settimana vi iniziano la serata prima di andare a ballare nelle discoteche, oggi spostatesi nella zona fluviale di Cais do Sodré. Dopo le tre di notte il Bairro Alto torna silenzioso; la “solita” squadra di spazzini passa a ripulirlo da cima a fondo, e al mattino i placidi negozietti riaprono le porte. Al pomeriggio i bambini tornano a giocare per le sue stradine. Ignari, esattamente come noi, di quale sarà la sua prossima trasformazione.

Miseria e Nobiltà: storia del Bairro Alto, il più celebre quartiere di Lisbona ultima modifica: 2018-12-18T06:15:30+00:00 da Marco Sabatino

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