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CURIOSITA' LOCALI

Nicola, il primo bar italiano di Lisbona

Oggi non è raro, passeggiando per le strade di Lisbona, imbattersi in ristoranti, gelaterie e bar italiani. Luoghi di ritrovo per la sempre più numerosa comunità di nostri connazionali, frequentati in egual misura anche dai lisboeti. Il titolo di capostipite di questi “salotti cittadini” spetta molto probabilmente al celebre Café Nicola, aperto nel 1779 nella centralissima Piazza Dom Pedro IV (anche nota come Rossio) da un certo Nicola Vitaliano.

Un caffè letterario

Piazza D. Pedro IV alla fine del sec. XVIII. Artista sconosciuto. Fonte: restosdecoleccao.blogspot.com

Vitaliano, del quale purtroppo non è facile reperire notizie (anche se il cognome ci fa ritenere che fosse del sud Italia, probabilmente campano), ebbe il merito non solo di “esportare” nella capitale portoghese il rito tutto italiano della conversazione al tavolino, ma di inaugurare quello che – di fatto – è stato il primo caffè letterario della città. Il Botequim do Nicola, questo il suo nome originario, cominciò infatti quasi da subito ad essere frequentato da artisti, noti scrittori e illustri massoni, alcuni dei quali avevano fatto del posto una vera e propria seconda casa; basti citare il poeta arcadico Manuel Maria Barbosa du Bocage che lo lasciò solo quando venne arrestato per manifeste idee anticattoliche.

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Ritratto del poeta Bocage. Artista sconosciuto.

Bocage fu in seguito tradotto nelle carceri dell’Inquisizione che all’epoca aveva sede – pensate – nella stessa Piazza proprio di fronte al locale, dove oggi sorge il Teatro Dona Maria II. “Contiguità” che non proibì al Botequim di rimanere, negli anni, il luogo di ritrovo preferito dell’intellighenzia lisboeta che lì associava il piacere di un buon caffè a quello, altrettanto stimolante, del dibattito politico e culturale.

La gestione portoghese

L’Inquisizione fu abolita ufficialmente nel 1821, ma questo purtroppo non salvò il Botequim dalla chiusura, obbligato dai frequenti scontri dei suoi avventori con la polizia a sbarrare le porte nel 1834. Il locale passò durante quasi un secolo per diverse attività fino a quando nel 1928 venne acquistato dall’imprenditore Joaquim Fonseca Albuquerque, che volle rifarne un café col solo nome di Nicola, in onore dell’antico fondatore italiano. Lo spazio venne inaugurato un anno dopo con una nuova, elegante facciata disegnata dell’architetto Norte Júnior.

La facciata del Café Nicola (1929). Fotografo sconosciuto. Archivio del quotidiano O Século

Gli interni, lussuosamente arredati, erano dominati da una statua di Bocage: un omaggio al poeta e alla libertà d’espressione. Nel 1935 il café subì una seconda e più profonda opera di ristrutturazione firmata dall’architetto Raul Tojal, che modernizzò gli spazi interni ricorrendo a soluzioni Art Déco, di moda al tempo. Risalgono a questo periodo anche i quadri del pittore Fernando Dos Santos appesi alla pareti, che ritraggono momenti della vita di Bocage.

Il Café Nicola negli anni ’30

La scultura del poeta e la facciata esterna rimasero intatte, così come la clientela: durante i 40 anni di Estado Novo in Portogallo, il bar venne continuamente spiato da agenti della PIDE (la polizia politica), che lì andavano a caccia di cospiratori, insurrezionalisti e altri nemici del Regime nella speranza che, tra un bicchiere e l’altro, si lasciassero sfuggire qualche preziosa informazione.

Attrazione turistica

Café Nicola - Statua Bocage

La statua di Bocage, opera di Marcelino Norte d’Almeida, all’interno del Café Nicola

Nicola oggi fa parte del programma Lojas com História (negozi con storia), creato dal Comune per salvaguardare il commercio storico e tradizonale della città, e continua ad essere affollato quasi quanto una delle attrazioni turistiche che idealmente lo circondano, dall’Elevador de Santa Justa al succitato Teatro Dona Maria II. Certo, parliamo di un ambiente meno intellettuale ma sicuramente multiculturale, che per fortuna non deve temere spie né tribunali religiosi. L’unico peccato è che oltre a Bocage non sia possibile omaggiare adeguatamente anche Nicola Vitaliano, quell’italiano che 3 secoli fa aprì un bar nella piazza principale di Lisbona, cambiandola per sempre.

Nicola, il primo bar italiano di Lisbona ultima modifica: 2018-11-26T06:28:39+00:00 da Marco Sabatino

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