Un accordo per il rafforzamento degli standard di sicurezza per i propri cittadini che visitano l’altro Paese. Questo l’obiettivo della stretta di mano tra Italia e Portogallo, nell’ambito del progetto internazionale Turismo sicuro.
Proteggere i turisti
L’accordo, siglato il 9 maggio scorso a Lisbona tra il prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia italiana, e il tenente Luís Francisco Botelho, comandante generale della Guarda Nacional Republicana portoghese, consiste in un’importante collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e portoghesi, con la quale si punta ad innalzare gli standard di sicurezza per i rispettivi cittadini in visita nell’altro Paese. Questo anche tramite l’impiego, nei principali luoghi turistici, di “pattuglie miste”, formate cioé da personale delle forze dell’ordine dei due Paesi. Il patto di “scambio” non è un caso, vista la grande mole di turisti italiani che tradizionalmente visitano il Portogallo, e viceversa.
Pattuglie miste
Quest’estate dunque personale appartenente alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri si sposterà in Portogallo, mentre membri della Guardia Nazionale Repubblicana arriveranno in Italia. I servizi di pattugliamento congiunto si svolgeranno soprattutto nei mesi di luglio e agosto nelle località con maggiori attrattive turistiche: in Portogallo nella capitale Lisbona, ma anche a Fátima, Loulè e Albufeira; in italia a Roma, Firenze e Venezia.
Vittorio Rizzi ha espresso grande soddisfazione per l’accordo. Con esso, i nostri concittadini potranno sentirsi più al sicuro. Ancora vividi infatti, sono i ricordi degli ultimi efferati attentati terroristici, soprattutto in Francia ed in Belgio. Una maggiore collaborazione a livello di intelligence e un servizio di pattugliamento “bilingue” potrà rendere più agevole l’assistenza ai turisti dei rispettivi Paesi, contribuendo a rendere il generale sistema di sicurezza europeo « sempre più efficace e pronto di fronte alle mutevoli minacce criminali ». Una maggiore sicurezza avrà un risvolto sicuramente positivo anche per quel che concerne l’aumento del turismo nei due Paesi, traducendosi in beneficio economico per le rispettive attività turistiche.