Nella notte di lunedì 11 novembre diversi abitanti di varie località dell’Algarve, nel sud del Portogallo, sono stati testimoni di un fenomeno degno della celebre serie televisiva X-Files: strane luci in sequenza che volavano nel cielo. Com’era prevedibile, le bacheche dei social network si sono riempiti di fotografie e video amatoriali che mostravano questi misteriosi oggetti volanti non identificati. Immagini che hanno rapidamente fatto il giro del Paese, con commenti che parlavano di UFO e invasioni aliene. Il mistero è durato appena poche ore. Se d’invasione si può parlare, questa non è opera di extraterrestri ma del celebre uomo d’affari Elon Musk, che sogna di riempire di satelliti l’atmosfera terrestre.
UFO? Un’invasione di satelliti
Proprio così: alla fine, gli UFO non erano altro che satelliti lanciati dall’impresa statunitense SpaceX, di proprietà dell’imprenditore, inventore e filantropo sudafricano Elon Musk. La conferma è stata data dall’autorevole sito portoghese Meteofontes, fondato nel 2013 con lo scopo di informare e sensibilizzare la popolazione sulle condizioni meteorologiche.
Il lancio di ben 60 satelliti è avvenuto nell’ambito del progetto Starlink, con l’obiettivo di mettere in orbita una “costellazione di satelliti” per consentire la connessione a banda larga e ad alta velocità in tutto il mondo, comprese le aree attualmente prive di accesso a Internet. I “rivoluzionari” satelliti Starlink funzionano ad un’orbita molto bassa, tra i 440 e i 540 km di quota (poche decine di km sopra la ISS), cosa che permette di vederli facilmente ad occhio nudo. Secondo la SpaceX, la vicinanza consentirà una maggiore potenza di segnale, rendendo superflue le antenne satellitari. La prima fase di questo progetto dovrebbe essere completata entro la metà del 2020, quando saranno posti in orbita attorno alla Terra oltre 12.000 satelliti Starlink. Ma per raggiungere una copertura completa ne occorreranno, in totale, circa 40.000.
Corsa al (cyber)spazio
Oltre che in Algarve, le “strane luci” sono state avvistate nelle città di Barcelos, Aveiro, Vila Real e Coimbra. Il fenomeno è già avvenuto nel maggio scorso in altri Paesi, ed è stato riportato anche dagli organi d’informazione – specialistici e non – italiani. Con una nota di preoccupazione. Gli astronomi temono infatti che gli Starlink possano cambiare totalmente l’aspetto del cielo notturno.
Quando la “costellazione” di satelliti sarà al completo, tutte le immagini di grandi telescopi potrebbero contenere decine di “finte stelle”. Secondo i calcoli preliminari del Netherlands Institute for Radio Astronomy (Olanda), riportati sempre a maggio dal Guardian, già dopo la “prima tornata” ci saranno 15 satelliti visibili per 3-4 ore prima dell’alba e dopo il tramonto. Intanto, il successo di questi primi lanci mette SpaceX a un passo dal dominare questo servizio (c’è infatti un altro gigante che vuole competere nel settore, Blue Origin). Per placare le critiche, Musk ha fatto sapere di aver esplicitamente richiesto una riduzione dell’albedo (cioè del potere riflettente) dei satelliti. La corsa al (cyber)spazio non si può fermare. Internet arriverà ovunque, e sopra le nostre teste – con buona pace di chi ci spera – voleranno sempre meno UFO.