Un arraial lungo secoli: storia delle Festas de Lisboa

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STORIA TRADIZIONI

Storia delle Festas de Lisboa

Festas de Lisboa - festoni

Chiunque viva a Lisbona, indipendentemente dalla sua età, dirà sicuramente che ricorda da sempre vedere il popolo degli arraial invadere le strette vie della capitale a giugno. L’impressione che si ha, anche vivendola per la prima volta, è quella di una ricorrenza millenaria. Non a torto, perchè la tradizione delle Festas de Lisboa s’intreccia con la stessa storia della città. Dai riti pagani alle marchas populares in onore di Sant’Antonio, un filo conduttore lega questi festeggiamenti: la celebrazione dell’estate e della vita.

Festas

Gli “arraiais”, grandi riunioni popolari all’aperto, sono l’anima delle Festas de Lisboa

Culti ancestrali

Le festas de Lisboa esistono da diversi secoli. Musica, danze, cibo e fiumi di alcool, affollati baccanali che proseguono fino all’alba: è sempre stato così che venivano celebrati i santi, anche quando non c’erano santi da celebrare. Diversi ricercatori fanno infatti risalire le origini delle Festas de Lisboa – o festività di Sant’Antonio – agli antichi rituali pagani legati alla celebrazione del solstizio d’estate (che termina alla fine di giugno), periodo dell’anno in cui si procedeva al raccolto e si festeggiava il rifiorire della natura. Durante questi rituali venivano accesi enormi falò e consumate grandi quantità di cibo e vino tra canti e balli. Non molto diversamente da quanto avviene ancora oggi.

Festas de Lisboa - Baccanali

Rappresentazione di un Baccanale da un dipinto di Lawrence Alma-Tadema (part.). Le “festas” si fanno risalire agli antichi rituali pagani

Fin dall’antichità, dunque, il mese di giugno è consacrato alle feste. Ma giugno è anche il mese in cui morì Sant’Antonio, al secolo Fernando Martins de Bulhões, nato nel 1195 in una Lisbona tornata cristiana da circa 40 anni dopo 5 secoli di dominazione araba. La storia ve l’abbiamo già raccontata: Antonio, entrato nei francescani nel 1219, partì l’anno dopo per il Marocco come missionario. Durante il viaggio di ritorno verso il Portogallo, la sua nave s’imbatté in una tempesta che ne deviò la rotta in direzione dell’Italia. Morì il 13 giugno 1231 a Padova, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. La fama del nuovo Santo raggiunse presto la sua città natale, che aveva così una figura “autoctona”, ancorché cristiana, alla quale dedicare il periodo più atteso dell’anno. Se inizialmente Antonio dovette condividere gli onori della festa con San Giovanni, ben presto soppiantò il “collega” divenendone l’assoluto protagonista.

Tori e fuochi d’artificio

Come abbiamo detto, le festas durano per tutto il mese di giugno. Ma non è sempre stato così. Precedentemente, i festeggiamenti in nome del santo patrono “scelto dal popolo” (quello “ufficiale” è da sempre San Vincenzo) si svolgevano due volte all’anno e duravano in tutto 3 giorni. La prima festa aveva luogo il 15 febbraio, data del trasferimento del corpo di Sant’Antonio alla Basilica di padova; la seconda si svolgeva tra il 12 e 13 giugno, data della sua morte.

festas de Lisboa - Tourdas

Le “touradas” a terreiro do Paço prima e Rossio poi erano l’evento clou delle antiche Festas de Lisboa

Nel corso degli anni però la festa “estiva” acquisì sempre più importanza: mentre quella di febbraio era limitata ad una semplice cerimonia religiosa, quella di giugno si conludeva sempre con una tourada offerta dal Municipio. Le corride hanno cominciato a svolgersi dalla fine del secolo XVI, prima nel Terreiro do Paço e successivamente a Rossio. Erano seguite da uno spettacolo pirotecnico e musicale e l’evento, come è facile immaginare, era molto atteso e amato dal popolo. Cessò di svolgersi solo dopo il terribile terremoto del 1755, quando la ricostruzione della città portò a un uso diverso della piazza di Rossio.

Festas de Lisboa - trono di Santo Antonio

Un’altra tradizione delle festas è la realizzazione dei “Tronos de Santo António”, dove l’unico limite è la fantasia di ognuno. Foto: © Rui Cunha

È proprio a causa del terremoto che ebbe origine la tradizione dei Troni di Sant’Antonio, piccoli altari dedicati al Santo che avevano la funzione di raccoglire elemosine per la ricostruzione della Chiesa di Santo Antonio, distrutta durante il sisma, e che oggi costituiscono il tema di un contest di creatività. E gli arraiais? C’erano naturalmente, sparsi per tutti gli antichi quartieri di Lisbona come naturale proseguimento dei licenziosi festini pagani di un tempo. Decaduta la ricorrenza di febbraio, venne scelta come nuovo centro dei festeggiamenti di giugno in onore del Santo la piazza chiamata Horta do Hospital, oggi nota come Praça da Figueira.

Le feste oggi

Le origini delle “moderne” Festas si possono far risalire al secolo XIX. Tutto si svolgeva esattamente come oggi: i festaioli della città si radunavano, le strade si riempivano di canti, balli, e del caratteristico profumo di sardine grigliate. Il momento clou della festa, che già durava per tutto il mese di giugno, avveniva proprio in Praça da Figueira, dove fino alla prima metà del secolo XX aveva luogo un mega-arraial per la notte di Sant’Antonio. Si smise di montare il recinto alla fine degli anni ’40, quando il vecchio mercato della piazza fu demolito.

Festas de Lisboa - Recinto

In Praça da Figueira era installato il recinto delle Festas

Agli anni ’30 del secolo scorso risalgono anche le marce popolari. Appaiono per la prima volta nel 1932, su iniziativa privata, per promuovere Parque Mayer e ispirate alla tradizione francese delle marche aux flambeaux in cui gruppi di persone sfilavano portando delle torce. La prima competizione sorse due anni dopo, integrata nel programma delle Festas de Lisboa. Tuttora i quartieri popolari della capitale si sfidano a suon di costumi e coreografie in una sfilata trasmessa addirittura dalla relevisione.

Storia delle Festas de Lisboa ultima modifica: 2019-06-05T05:13:56+01:00 da Marco Sabatino

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